Brennero, Unatras: a rischio la produzione industriale – l’UE condanni misure di Austria e Germania che attentano alla salute dei camionisti
Le nuove misure anti-COVID imposte dalla Germania nei confronti del Tirolo austriaco e della Repubblica Ceca e da questi Stati ribaltate immediatamente sulle nazioni confinanti, creano il caos nel trasporto stradale nella rotta commerciale fondamentale che a attraverso il Brennero collega l’Italia al nord Europa.
La scelta autonomamente assunta dalla Germania e dall’Austria di non esentare i conducenti di camion dai nuovi requisiti di test COVID determina una situazione di caos e aggrava pesantemente il lavoro degli autisti impegnati nei trasporti internazionali.
Previsto l’obbligo di test antigenici rapidi che sono accettati se effettuati nelle 48 ore precedenti il passaggio delle frontiere e costituiscono un onere pesante per chi vive una professione dinamica senza la certezza di potersi rivolgere ad un laboratorio autorizzato come espressamente richiesto.
“È clamorosa – afferma il Presidente nazionale di UNATRAS e Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – la contraddizione tra quanto deciso dai singoli Stati membri e le raccomandazioni che la Commissaria Valean, solo qualche giorno fa, ha espresso con una lettera indirizzata a tutti i Ministri dei Paesi membri della UE”.
“Le nuove incomprensibili misure adottate sono totalmente in contrasto con quanto afferma l’Unione europea che ha introdotto le cosiddette Green Lanes, ovvero corsie facilitate per i veicoli ed i lavoratori dei trasporti alle frontiere allo scopo di non deprimere l’economia e consentire di poter contare su un flusso ininterrotto di prodotti alimentari, farmaci e merci essenziali per la produzione”.
Peraltro il tasso di positività relativamente basso (0,3%) derivanti dai sistematici test effettuati dai camionisti testimonia che il personale addetto al trasporto merci è abbastanza sicuro perché non tende a mescolarsi con la popolazione locale mentre transita in un paese; è la dimostrazione che le imprese di trasporto su strada e i conducenti rispettano le norme sanitarie applicabili. Inoltre, le misure temporanee eccezionali, quali deroghe ed esenzioni, contribuiscono a mantenere i lavoratori lontani da potenziali fonti del virus.
“Le assurde decisioni assunte da Germania ed Austria, denuncia il Presidente Unatras e Confartigianato Trasporti – rischiano di bloccare la catena di approvvigionamento dell’intero Centro Europa e finiscono per introdurre nuovi e pesanti disagi per una categoria di lavoratori che assicura quotidianamente i rifornimenti vitali per le industrie ed i cittadini di tutta Europa”.
Le fabbriche in tutta l’UE sono ora a rischio, comprese le industrie tedesche chiave che dipendono da catene di fornitura multinazionali, come il settore automobilistico che vede proprio l’Italia quale fornitore strategico. Altrettanto si può dire dei supermercati, che dovranno necessariamente fare a meno delle derrate alimentari che ogni giorno oltre 7000 camion portano dall’Italia in tutto il Centro Europa.
Per l’Italia tutto ciò si aggiunge alle inaccettabili misure che già l’Austria ha introdotto da mesi con divieti di circolazione che vanno contro qualsiasi normativa europea e che si trasformano unicamente in armi di concorrenza sleale per favorire l’autotrasporto degli Stati che detengono una posizione chiave a cavallo delle Alpi.
“Invito quindi il presidente della Commissione Von der Leyen, la Commissaria Valean e il Parlamento Europeo a difendere la libera circolazione delle merci – conclude il Presidente Genedani – ostacolata da questa emergenza che rappresenta anche un’urgente questione su cui Unatras chiederà da subito l’intervento del neo Ministro dei Trasporti Enrico Giovannini.
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